Mi sto convincendo sempre più di essere una mosca bianca, semplicemente perché so qualcosa riguardo a organi sessuali (femminili e maschili), concepimento, gravidanza e parto. Non è possibile! Non è possibile che ci siano così tante donne che non sanno davvero niente di niente! O le conosco tutte io?
Sabato sera una conoscente mi annuncia di essere incinta, test appena fatto. Sapendo che lei non desiderava figli per mille motivi, le chiedo se ha cambiato idea o se è stato un incidente di percorso. Mi risponde che stavano provando da circa tre anni. Prima osservazione: perché la gente che cerca un figlio, ma non ci riesce, si sente in dovere di pubblicizzare a tutti il fatto che non vuole figli? A me sembra una presa in giro. Nel periodo in cui non volevo ancora figli, dicevo tranquillamente che non avevo voglia di sobbarcarmi la fatica di una gravidanza e di un bambino da crescere. Molte donne con cui facevo questo discorso mi venivano dietro, dicendo la stessa cosa, salvo poi trovarle con il pancione qualche mese dopo. Se uno non vuole figli, i metodi sicuri ci sono. E il coito interrotto non è tra questi! Quindi i casi sono due: o queste persone si vergognano a dire che per il momento non riescono, oppure sono incoscienti. Ma poi non capisco perché andare in crisi e disperarsi quando il test è positivo: lo si sapeva, no, che c’era un certo rischio. Scopro sempre più coppie che usano il coito interrotto e, nonostante tutto, si stupiscono se rimangono incinte. E poi, è così difficile dire quello che si pensa veramente? Capisco che dire di star cercando un figlio possa dar fastidio perché c’è chi fa domande che urtano la sensibilità di una coppia che non riesce a concepire, ma perché esagerare e dire “Non ne vogliamo”, “Sono una rottura di scatole” e cose così? Ho sentito addirittura coppie dire che “Non ci piacciono i bambini“, frase secondo me aberrante perché siamo stati tutti bambini, no? Poi, le ritrovi col pancione. Va be’.
Seconda osservazione: la conoscente di cui sopra non sapeva quando era rimasta incinta. Allora io le dico che, indicativamente, i giorni fertili sono 5/6, da qualche giorno prima dell’ovulazione al giorno dopo. Cade dalle nuvole e mi chiede come si fa a sapere quand’è l’ovulazione. Le spiego quando e come avviene, i segni che l’accompagnano eccetera. Lei non lo sapeva. Da tre anni cerca di avere un figlio e non si è mai accorta che il suo muco cambia o di avere dei dolorini o qualche altro sintomo? Io mi ricordo che il fatto del muco l’avevo già capito da adolescente. Mi ero accorta benissimo che seguiva un andamento ciclico: secco-cremoso-liquido-secco, eccetera. Certo, non mi ero precipitata a leggere trattati ginecologici, ma insomma… le mutande le usiamo tutte, no? Quindi, la tizia di cui sopra non sapeva che ci fossero solo alcuni giorni fertili in un mese. Lei pensava che tutti i giorni fossero fertili, a parte quelli delle mestruazioni.
Terza osservazione: la neo-pregnant beveva vino a tavola. Le ho detto che forse è meglio che non beva, soprattutto all’inizio. Ovviamente non sapeva nemmeno quello. Cioè, lei pensava che non si dovessero bere superalcolici e basta. Ora: io non sono una talebana a questo riguardo perché penso che ci voglia il giusto senso della misura, ma bersi un vino forte nei primi giorni non mi sembra il caso. Senza contare che lei fuma e non ha smesso in previsione della gravidanza. Senza contare che si mangia cibi vietati senza nemmeno sapere se è immune alla toxoplasmosi, perché ovviamente non ha fatto gli esami preconcezionali in epoca recente. Senza contare che non ha un ginecologo di fiducia e, alla veneranda età di 36 anni, vuole aspettare quando è di due mesi a cercarne uno, perché tanto prima non si può vedere niente. E qui si ritorna al discorso della consapevolezza dei rischi: esami preconcezionali, acido folico, eventuale villocentesi o amniocentesi (vista l’età). No, lei aspetta ancora un mese ad andare da un medico e poi cascherà dalle nuvole quando lui le dirà che doveva prendere l’acido folico prima.
A questo punto uno dice: a me, chi me lo fa fare di evitare fumo e alcolici, di prendere l’acido folico e di non mangiare salame e gorgonzola, quando una come quella di cui sopra (di cui non sto a fare il quadro completo perché ci vorrebbe un’enciclopedia) rimane incinta così? Ci sono schiere di donne consapevoli che non riescono a concepire per anni e poi le incoscienti si ritrovano col pancione senza sapere come hanno fatto. Beata ignoranza!